I PRODOTTI


  Il Miele della Piana di Navelli

Nel panorama dei prodotti tipici che si trovano nel territorio abruzzese va considerato senz'altro il miele.

Questo prodotto riveste un'importanza secondaria per il minimo quantitativo che viene immesso sul mercato locale dai pochi allevamenti di api presenti sul territorio.

Dal punto di vista qualitativo, invece, esso assume un ruolo primario fra la schiera dei prodotti locali in quanto possiede quei requisiti che lo pongono in distinzione rispetto agli altri mieli presenti sul mercato locale.

Ciò è dovuto sia alle caratteristiche di naturalità e salubrità del territorio esplorato dalle api sia al metodo di lavorazione "semplice" a livello artigianale applicato dall'Azienda.

Nel territorio aquilano non esiste una vera e propria tradizione dell'allevamento delle api per cui il miele non è ricco di secoli di storia come invece avviene per altri prodotti di antichissime radici sociali, economiche e culturali (zafferano, pecorino, lenticchie, ecc.).

Solo in periodo relativamente recente, dell'ordine di alcune decine di anni fà, è iniziato l'allevamento delle api, più per passione che per motivazioni economiche.

Attualmente gli allevamenti presenti sul territorio sono di piccola consistenza avendo poche decine di arnie (in media 20-30) e vengono condotti in forma part-time dall'allevatore.

  Requisiti per la qualità

I requisiti di qualità e composizione che deve possedere il miele sono elencati e descritti negli articoli da 1 a 6 della legge n. 753 del 12-10-1982 (recepimento della direttiva Cee del 22-7-1974).
Elenchiamo alcuni requisiti:

  • il miele non deve presentare sapori e odori estranei;
  • non vi devono essere fenomeni di fermentazione o di effervescenza (contenuto in acqua superiore al 18%);
  • il miele non deve essere sottoposto a trattamenti termici elevati che ne distruggano gli enzimi in esso contenuti e le sostanze volatili responsabili delle proprietà organolettiche;
  • non deve presentare un'acidità modificata artificialmente;
  • il miele non deve essere sottoposto ad un processo di filtrazione tale che sia impossibile determinarne la composizione floristica.
  • inoltre il miele non deve contenere materie organiche o inorganiche estranee alla sua composizione come muffe, insetti o loro parti, covate e granelli di sabbia.
  • In nessun caso il miele può presentare sostanze di qualsiasi natura in quantità tali da costituire un pericolo per la salute umana. A tale proposito valgono le norme contenute nella C.M. n. 43 del 5-7-1986 (disciplina igienico-sanitaria degli alveari e dell'apicoltura in generale).
Per ciò che riguarda le caratteristiche organolettiche il miele deve essere di consistenza uniforme (non deve cioè separarsi in fase liquida e solida). Ciò è dovuto ad una eccessiva umidità o invecchiamento. E' un lievissimo difetto, puramente estetico, invece, la presenza di chiazze chiare nella confezione. Ciò è dovuto all'elevato contenuto in glucosio.

  Requisiti per la commercializzazione

Affinchè il miele di produzione locale possegga tutti i requisiti di qualità che lo pongano in distinzione dagli altri prodotti presenti sul mercato, il processo di produzione e commercializzazione è disciplinato dallla C.M. 28-3-1986 (disciplina della produzione e commercializzazione del miele).

Inoltre, per l'immissione sul mercato valgono le norme Cee 89/395-396 applicate in Italia con il D.L. n. 109 del 27-1-91 (norme per l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari).


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