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L'Aquila

Fondata per progetto dell'Imperatore Federico II di Svevia intorno al 1230 col nome di Aquila, divenne Aquila degli Abruzzi nel 1861 e L'Aquila nel 1939.

Per alcuni ricercatori L'Aquila avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni del suo fondatore Federico II, la nuova Gerusalemme, e per una più recente teoria ( dovuta a Luca Ceccarelli ), gli edifici più importanti della città, furono costruiti in modo da ripetere il disegno della costellazione dell'Aquila.

L’Aquila è città particolare, unica nel Medioevo italiano, nata non per una casualità ma per progetto secondo un disegno armonico che non trova precedenti nella storia dell'architettura urbana (un caso simile, nel 1703, fu la nascita di San Pietroburgo). Fu costituita dall'unione di molti villaggi della zona (99, secondo la tradizione locale), ognuno dei quali costituì un quartiere che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo. Ma il cabalistico legame tra la città ha aspetti ancora più intimi connessi alla geometria sacra e alla numerologia. Le cordinate geografiche del centro della città (il Duomo) misurano una latitudine 42,21° - longitudine 13,23° (99). Nella nuova città demaniale i cittadini dei castelli inurbati dentro le mura (intus moenia) e quelli rimasti nei castra d'origine (extra) mantengono gli stessi diritti civici e nell’uso delle proprietà collettive, come pascoli e boschi.

 Storia

Il primo consiglio cittadino fu composto dai sindaci dei vari villaggi e la città non ebbe una propria esistenza giuridica riconosciuta fino al regno di Carlo II di Napoli, che nominò un Camerlengo quale responsabile dei tributi, che, da allora in poi, furono pagati da tutta la città in quanto tale, mentre, in precedenza, erano pagati dai singoli villaggi, ognuno dei quali comprendeva il quartiere realizzato in città.
Successivamente, il Camerlengo acquisì anche il potere politico, divenendo presidente del consiglio cittadino (che ebbe vari nomi e composizione nel corso dei secoli). La città, autonoma, anche se sotto la sovranità del regno di Sicilia prima e del regno di Napoli poi, salvo un breve periodo in cui fece parte dello Stato Pontificio, fu governata da una diarchia composta dal consiglio e dal capitano regio, cui si aggiunse, nel XIV secolo, il conte Pietro Camponeschi, detto Lalle che, da privato cittadino, divenne il terzo lato di una nuova triarchia.
Già in precedenza, la città era divenuta una quasi signoria sotto Niccolò dell'Isola, nominato Cavaliere del Popolo, ma poi massacrato dal popolo stesso quando il suo potere cominciava a diventare troppo grande. Anche Camponeschi, Gran Cancelliere del regno di Napoli, oltre che conte feudale di Montorio al Vomano e quasi "signore" dell'Aquila, finì ucciso, ma, questa volta, per ordine del principe Luigi di Taranto. Il terzo ed ultimo "signore" della città fu Ludovico Franchi, che sfidò anche i papi ospitando Alfonso I d'Este, cacciato da Ferrara, e i figli di Giampaolo Baglioni, l'ultimo signore di Perugia. Tuttavia, quando il suo potere cominciò a diventare troppo grande, gli Aquilani, sempre gelosi della loro libertà, si lamentarono presso il re di Napoli, che lo fece deporre ed imprigionare.

La città, che era la seconda del regno per potenza e ricchezza, iniziò a decadere nel XVI secolo, quando il viceré spagnolo Filiberto d'Orange, dopo averla devastata, la separò dal suo contado, introducendovi il feudalesimo spagnolo e privandola della sua autonomia.

Al giorno d'oggi, la città è un centro turistico, che vanta diversi luoghi di interesse storico:

  • il Castello-fortezza spagnolo del XVI secolo;
  • la basilica romanica di Santa Maria di Collemaggio, dove fu incoronato e dov'è sepolto il papa Celestino V;
  • la basilica rinascimentale di San Bernardino, col notevole sepolcro di Maria Pereira, moglie di Lalle Camponeschi, e con la tomba del Santo;
  • la fontana medievale delle 99 cannelle, scrigno di occulti simbolismi riconducibili ai Cistercensi e collocata come la Fontana di Siloe a Gerusalemme. Secondo la tradizione, ognuno dei 99 paesi che parteciparono alla fondazione della città, portarono a questa fontana di forma trapezoidale, la propria acqua con la costruzione di una cannella.
  • la Cattedrale di San Massimo, fondata nel XIII secolo (in realtà è dedicata anche a San Giorgio, ma non lo sa quasi nessuno).

L'Aquila, trovandosi circondata dai monti, tra cui anche il Gran Sasso, la vetta più alta dell'Appennino, ha saputo sfruttare tale posizione sia in estate, per attrarre i turisti amanti dell'escursionismo o solo in cerca di un po' di aria fresca, e sia in inverno grazie ad alcune delle località sciistiche più famose del centro sud Italia.


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