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Cos'è la DOP

La Dop (Denominazione di origine protetta) è un marchio di qualità che viene attribuito a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti.
 
L'ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.

Affinché un prodotto sia Dop, inoltre, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata. Chi fa prodotti Dop deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito dall'organismo di controllo.

Lo zafferano ha il marchio

Quello aquilano riconosciuto dall'Unione europea

“Zafferano dell'Aquila”, è il riconoscimento nazionale e tra non molto a livello europeo che è stato deciso a protezione di un prodotto tipico che è vanto dell'intero Abruzzo e che si produce nella Piana di Navelli. A darne notizia è la Coldiretti provinciale dell'Aquila che comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che riconosce la protezione transitoria, in attesa della registrazione comunitaria, della denominazione d'origine protetta “Zafferano dell'Aquila”.

“Per poter fregiarsi della denominazione ‘Zafferano dell'Aquila Dop’, spiega il direttore provinciale della Coldiretti, Giuseppe Colantuoni, “la produzione dovrà essere fatta secondo le indicazioni dello specifico disciplinare e nel territorio dei comuni di: Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L'Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d'Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo. Il decreto del ministero delle Politiche Agricole, in attesa della registrazione comunitaria, rappresenta un passo importantissimo per la valorizzazione dello zafferano dell’Aquila che, per la particolarità orografica e climatica dell'area di produzione, ha una qualità eccelsa che lo ha reso rinomato nel mondo, ma è anche un particolarissimo veicolo per la promozione del territorio e della cultura aquilana”.

Numerosissime fonti storiche, si legge nelle motivazioni del riconoscimento, documentano con dovizia di particolari le vicende che, per molti secoli, sono state legate alla produzione ed alla commercializzazione dello zafferano nella provincia dell'Aquila. Addirittura le alterne fortune del comprensorio e lo sviluppo economico, e quindi urbano della stessa città dell'Aquila, sono state strettamente legate alla disponibilità di questo prodotto.

“L'importanza assunta dalla commercializzazione dello zafferano”, prosegue la nota della Coldiretti, “indusse molti commercianti, soprattutto nel nord Europa a stabilire una fissa dimora a L'Aquila, creando così le premesse per una fiorente attività economica ed un intenso scambio culturale, che favorirono moltissimo l'evoluzione dei rapporti sociali e politici. Porre in essere la tutela della denominazione geografica significa non soltanto salvaguardare un prodotto commerciale soggetto ad imitazione e ad usurpazione della denominazione per le caratteristiche merceologiche uniche, bensì tutelare il patrimonio storico e culturale dell'area considerata, ancora oggi vivo e presente nelle pratiche colturali, in cucina, nelle quotidiane espressioni idiomatiche e manifestazioni folkloristiche. La consapevolezza che la tutela della denominazione geografica presuppone la certezza dell'origine del prodotto, impone particolari procedure per assicurare la tracciabilità delle varie fasi di produzione”. Pertanto, per poter fregiarsi della denominazione Dop, i produttori dello “Zafferano dell'Aquila” e le particelle catastali su cui si coltiva, verranno iscritti in appositi elenchi gestiti dall'organo di controllo.

Fonte: Il Centro, 17 gennaio 2004

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